CHARIS

COMUNICAZIONE DI PAOLO MAINO
Membro del Servizio Internazionale di Comunione CHARIS
Rappresentante per l’Europa

AL SERVIZIONAZIONALE DI COMUNIONE (SNC)
CHARISITALIA

Palazzo San Calisto
Roma, 22 novembre 2019

Introduzione

Credo che il desiderio di molte nostre realtà/comunità sia stato sempre quello di cercare la comunione. Ogni realtà ha avuto nella sua storia tante problematiche sia interne che esterne, tuttavia abbiamo sempre coltivato uno spirito di sincera fraternità.

In passato ci sono stati dei tentativi d’incontrarsi per stabilire delle relazioni ma con scarsi risultati. Con alcuni di voi si è svolto all’ICCRS un primo incontro informale per conoscerci, poi ne è seguito un secondo, poi un altro ancora. Forse i modi e i metodi non sono stati sempre stati tra i più efficaci. Forse i tempi non erano ancora maturi ma in tutti c’è sempre stata la ricerca dell’unità e della comunione.

Con l’istituzione di CHARIS Papa Francesco ha voluto costituire un nuovo e unico servizio internazionale per la “corrente di grazia” del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC). CHARIS ha una personalità giuridica di diritto pubblico, ciò significa che questo organismo parla a nome della Chiesa. E, attraverso CHARIS, il Papa ha lanciato al RCC una sfida per la comunione di tutte le realtà carismatiche, in un atteggiamento di ascolto e di riflessione in cui nessuno si senta escluso. Compito di CHARIS sarà dunque quello di incoraggiare e facilitare la comunione.

Attraverso CHARIS la Chiesa vuole trasmettere a tutti un messaggio chiaro: il RCC non è ai margini della Chiesa, è parte della Chiesa, è nel cuore della Chiesa. Per noi che viviamo in questa “corrente di grazia”, questo è un tempo storico. Siamo entrati in una nuova stagione dello Spirito Santo per la Chiesa, per il mondo e per lo stesso RCC. Il RCC non potrà mai più essere ritenuto marginale o tollerato nella Chiesa.

Per questo incontro odierno vi presento ancora una volta l’identità e la missione di CHARIS e del Servizio Nazionale di Comunione (SNC) “transitorio”, da voi rappresentato e che si riunisce oggi per la prima volta. La presentazione è così articolata:

A. La Natura di CHARIS

L’identità e la missione di CHARIS sono state precisate dagli Statuti1 e dal Decreto di Erezione2 della Santa Sede attraverso il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, il 17 dicembre 2018 a cui si rimanda.

La stessa natura di CHARIS è stata evidenziata dal Card. Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero Vaticano, in occasione della istituzione di CHARIS, il 17 dicembre 2018, quando ha dichiarato: “dovete prendervi cura di tutti, di tutti i fedeli della Chiesa che sono carismatici, tutti i cattolici, tutti i cristiani”3.

B. Gli Obiettivi di CHARIS

  1. La richiesta di Papa Francesco è che questo nuovo servizio CHARIS, abbia come primo obiettivo la comunione, l’unità. Esso è al servizio di questa grande “corrente di grazia” per la comunione, per l’unità, per operare e collaborare con tutte le realtà del RCC, contribuendo a preservare l’identità di ogni realtà. Questo lavoro di unità dovrebbe iniziare in primo luogo nelle nostre rispettive realtà per rispondere all’invito di Gesù che “…tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21a). Papa Francesco alla Conferenza Internazionale dei leader del RCC, nella Pentecoste nel giugno 2019 a Roma, ha esortato a “dare testimonianza dell’unità nella diversità” e ad “allungare le corde della tenda… perché possano starci tutti i membri di una stessa famiglia. Una famiglia in cui un membro non è più importante dell’altro, né per età, né per intelligenza, né per le sue capacità, perché sono tutti figli amati dello stesso Padre”4.
    In un mondo lacerato, conflittuale, diviso, se non siamo noi cristiani a lavorare insieme, ad operare insieme, chi lo farà? E questo nonostante le nostre diversità e la molteplicità dei nostri carismi.
  2. CHARIS, può offrire la propria ricchezza spirituale anche ad ogni realtà ecclesiale in modo molto semplice, proponendo a tutti – proprio secondo l’invito del Papa – l’esperienza di una Pentecoste personale attraverso il Battesimo nello Spirito (conosciuta in Italia anche come “effusione dello Spirito”) da diffondere con tutti nella Chiesa. Questa esperienza dello Spirito è la possibilità di un incontro personale con Gesù vivo. Papa Francesco ha espresso con molta chiarezza questo suo desiderio di diffondere una nuova Pentecoste per la Chiesa e per il mondo, sottolineandolo anche durante la Santa Messa a conclusione della GMG a Panama: “Il vostro sì continui ad essere la porta di ingresso affinché lo Spirito Santo doni una nuova Pentecoste alla Chiesa e al mondo”5.
  3. Promuovere la dimensione ecumenica, che è nel DNA del RCC. “Oggi è più urgente che mai l’unità dei cristiani, uniti per opera dello Spirito Santo, nella preghiera e nell’azione per i più deboli. Camminare insieme, lavorare insieme”6, “perché il mondo creda” (cf Gv 17,21). Quando si parla di ecumenismo a volte sorgono domande, riflessioni, difficoltà nel lavorare assieme ad altri cristiani. Questo è normale e non deve sorprenderci. L’importante però è distinguere le varie dimensioni dell’ecumenismo.
    C’è un ecumenismo teologico, in cui si evidenziano le differenze dottrinali e le divisioni storiche che lasciamo al lavoro dei teologi. Poi c’è un ecumenismo spirituale: ciò che ci unisce è la forza della preghiera per l’unità. Poi c’è un ecumenismo del sangue: come il Papa afferma in più occasioni: con le altre chiese “ci unisce la testimonianza dei martiri di oggi”7 … ”oggi ci sono più martiri che nei primi tempi della Chiesa”8... “sono uccisi non perché cattolici, luterani, evangelici, ortodossi, ma perché cristiani”. E poi c’è l’ecumenismo relazionale, dove le relazioni fraterne diventano la cosa più importante. Si tratta dell’ecumenismo del quotidiano in cui ci unisce l’amicizia, l’ascolto, la conoscenza, l’affetto, la simpatia. Ognuno può rimanere se stesso, come cattolico, pur lavorando assieme ad altri cristiani di altre chiese e comunità non cattoliche.
  4. Un altro importante obiettivo del RCC indicatoci da Papa Francesco: un’attenzione particolare nel testimoniare con la vita e con le opere la caritas di Dio che significa “non distogliere mai losguardo dal povero9 . E questo ci spinge ad essere molto concreti, evitando ogni astrattezza e lasciandoci interpellare sul come vivere una giusta relazione con le nostre ricchezze, così da saper distinguere tra i veri bisogni e quelli indotti. Quando parliamo di ricchezze da condividere, pensiamo generalmente al denaro, ai beni economici; ma ricchezza è anche il nostro tempo, le nostre attitudini, la nostra cultura, la nostra creatività, la nostra famiglia, la nostra casa. Come ricorda Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, “per la Chiesa l’opzione per i poveri è una categoria teologica, prima che culturale, sociologica, politica o filosofica…” (EG n. 198), perché “…nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri”10 (EG n. 197). Ma chi sono i poveri oggi? La prima povertà – ci ricorda Benedetto XVI – è sempre la mancanza di gioia, di speranza, di amore, una mancanza che solo Dio può colmare. “Una delle più profonde povertà che l’uomo può sperimentare è la solitudine”11 , che è al tempo stesso la causa delle altre povertà.

C. Doveri e limiti di CHARIS

Per sua natura CHARIS non è un Movimento o una Associazione che fa membership, non è una Federazione o una Associazione o una Fondazione o una Rete di Comunità o di altre realtà del RCC. CHARIS non ha il compito d’istituire alcune di queste entità e di guidarle o sostituirsi a quelle già esistenti; il suo servizio è quello di promuoverle e incoraggiarle. Dovrà mostrare una particolare apertura “alle nuove ed emergenti realtà” (Statuti cap. 15) che lo Spirito vorrà suscitare.

Così afferma Jean-Luc Moens, moderatore di CHARIS: “Il Servizio Internazionale di Comunione sta aiutando il moderatore a sostenere, espandere e promuovere gli obiettivi di CHARIS: […] assicurare che la diversità del Rinnovamento Carismatico Cattolico sia rispettata nei programmi, progetti, relazioni con altre Chiese e comunità cristiane e dalle attività di CHARIS”12 .

Il suo scopo, dunque, non è centralizzare la “corrente di grazia”, -infatti non ha ruoli di leadership su di esso -ma di proporre un servizio a quanti nel RCC, avendone bisogno, lo richiedono. Pertanto, CHARIS non esercita alcuna autorità di governo o di coordinamento del RCC.

A riguardo, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha rilasciato il seguente comunicato: “Quale organismo a servizio di tutte le realtà del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Charis non eserciterà alcuna autorità su di esse. Ogni realtà carismatica rimarrà quella che è, nel pieno rispetto della propria identità, e resterà sotto la giurisdizione dell’autorità ecclesiastica da cui dipende. Ciascuna, però, potrà avvalersi liberamente, per l’adempimento della sua missione, di tutti i servizi che Charis fornirà, obiettivo fondamentale che si propone il nuovo organismo” (Cf Statuti art. 2 §3)13 .

A questa dichiarazione gli fa eco il Prefetto del Dicastero il quale afferma: “E penso al nuovo comitato, alla nuova organizzazione che nascerà e alla quale vorrei sottolineare che il suo ruolo non è di autorità, ma di servizio”14 .
Per Padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero: “Charis è chiamato a servire tutte le espressioni della ‘corrente di grazia’ del Rinnovamento. […] Bisogna inoltre porre chiaramente in risalto che, per esplicito desiderio del Santo Padre, Charis non è un organismo di governo, ma un servizio di comunione”15 .

CHARIS, dunque, vuole essere semplicemente: “Un nuovo e al contempo un unico servizio che sia luogo di incontro, di fraternità, in definitiva di comunione” (Mons. Miguel Delgado)16 . “Ogni carisma verrà preservato. Don Miguel Delgado sottolinea con chiarezza che Charis non sarà un ente di controllo, di governo, del mondo carismatico. È un suo carattere essenziale -spiega -Charis non vuole essere un organismo che eserciti un’autorità sulle realtà carismatiche: ogni gruppo rimarrà com’è ora. Charis è un grande spazio di servizio dove ognuno potrà trovare ciò di cui ha bisogno”17 .

Padre Alexandre Awi, aggiunge che “I suoi Statuti entreranno in vigore il 9 giugno 2019, Solennità di Pentecoste. Lo stesso giorno, la Fraternità Cattolica delle Comunità Carismatiche di Alleanza, conosciuta come Catholic Fraternity, e l’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS), cesseranno definitivamente le proprie attività. È importante sottolineare che Charis non è il risultato di una fusione delle due realtà, ma un nuovo servizio che inaugura una nuova tappa per il Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale” […] e prosegue “Charis è a servizio di tutte le realtà carismatiche del mondo e nessuna di esse ha la preminenza sulle altre. In nessun paese del mondo una comunità, un gruppo o una organizzazione può reclamare la guida del Rinnovamento Carismatico Cattolico”18 .

D. Come beneficiare del servizio di CHARIS

Ogni realtà può liberamente avvalersi dei servizi offerti da CHARIS per l’adempimento della propria missione. Pertanto, ciascuna espressione del RCC rimane indipendente, cioè continua a funzionare secondo il proprio statuto. Ogni realtà/comunità del RCC rimane quella che è nel pieno rispetto della propria identità, e resta sotto la giurisdizione dell’autorità ecclesiastica da cui dipende.

La modalità stabilita da CHARIS per conoscere se una realtà vuole beneficiare dei suoi servizi è quella di registrarsi attraverso un modulo disponibile sul sito web di CHARIS19 . Le realtà registrate saranno invitate alle attività organizzate da CHARIS e a partecipare ai servizi di comunione nazionali, continentali.

Tutte le realtà/comunità del RCC che lo desiderano possono richiedere a CHARIS la registrazione al solo scopo “anagrafico” per poter ricevere informazioni sui servizi proposti, allegando al modulo eventuali documenti da corredo (statuti, decreti, riconoscimenti canonici, riviste…). Ciò non ha valore di adesione a “membro di CHARIS”, non comporta alcun riconoscimento da parte della Chiesa e non è richiesta alcuna quota economica sociale. Di conseguenza, non è consentito utilizzare il logo CHARIS.

Possono registrarsi a CHARIS:

Se una realtà è già rappresentata in una Rete o in un’Associazione già registrata, non sarà necessaria una seconda registrazione.

E. Cos’è il Servizio Nazionale di Comunione (SNC) di CHARIS

Lo Statuto di CHARIS prevede la costituzione di un Servizio Nazionale di Comunione (SNC) che ha come obiettivo:

  1. Focalizzarsi sulla comunione;
  2. Cercare di includere i rappresentanti di tutte le espressioni di questa corrente di grazie del RCC;
  3. Formare un tavolo di ascolto, conoscenza, riflessione, aiuto reciproco, sussidiarietà…

Qui di seguito si riportano alcuni stralci dallo Statuto di CHARIS utili alla consultazione circa il Servizio Nazionale di Comunione (SNC).

IV.4. Servizi Nazionali di Comunione

Art. 15 Funzioni

L'obiettivo dei Servizi Nazionali di Comunione è di costruire e rafforzare la vasta e diversificata famiglia del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Essi dovrebbero quindi essere quanto più inclusivi possibile e aperti alle nuove ed emergenti realtà. Il modello si focalizza sulla comunione piuttosto che sul governo o struttura.

Art. 16 Composizione

I Servizi Nazionali di Comunione dovrebbero essere composti da rappresentanti delle realtà ed espressioni della corrente di grazia che si identificano come parte del Rinnovamento Carismatico Cattolico, e che cercano di costruire la comunione all'interno della vasta e diversificata famiglia del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Questo può includere gruppi di preghiera, comunità, reti, scuole di evangelizzazione, istituti religiosi, case editrici, ministeri particolari, iniziative ecumeniche, giovani etc.

F. Come si articola il Servizio Nazionale di Comunione (SNC) di CHARIS

Nell’incontro del 28 settembre 2019 presso la sede di CHARIS al Palazzo San Calisto, è stato evidenziato che, in questa nuova e delicata fase iniziale, si rende necessario formare un SNC di “transizione” in Italia, operativo fino al 2021.

Da Statuto le varie cariche avranno durata triennale rinnovabili una sola volta. Solo questo nascente SNC di “transizione” durerà in carica un anno e mezzo ed avrà lo scopo di garantire la piena operatività e dovrà organizzare due Assemblee Generali nazionali, la prima nel 2020 (il 13/14 giugno) e la seconda nel 2021. Dovrà anche lavorare affinché questa fraternità di comunione, di ascolto e di conoscenza arrivi dai vertici alle periferie.

Per far parte o essere rappresentati nel SNC ciascuna realtà dovrà avere un riconoscimento ecclesiale ed essere registrata presso CHARIS. Per motivi organizzativi, di operatività e dinamicità, il numero dei membri del SNC dovrà essere limitato. Viene proposta l’inclusione di rappresentanti di Comunità di Diritto Pontificio anche quelle estere presenti sul territorio nazionale. Si richiede ai membri delegati per il SNC ruoli di responsabilità nelle proprie realtà di provenienza, che siano nominativi e continuativi. Tuttavia tali determinazioni, poiché transitorie, sono opinabili e suscettibili di cambiamenti/adattamenti.

Dopo varie discussioni, confronto e riflessione, si è deciso quindi che il nascente SNC di transizione sarà costituito da:

In questo modo il SNC sarà formato da 21 membri. Allego lista completa e i contatti del SNC transitorio Charis Italia.

Conclusione

Sono convinto che assieme desideriamo cercare la gloria di Dio e il bene della Chiesa. Questo inizio a piccoli passi per la formazione del SNC di transizione, è anche un esperimentare, un passaggio, che non risponde certamente a tutte le esigenze e lascia degli interrogativi. Chiediamo a Dio che ci guidi e ci faccia crescere nella stima reciproca.


1 DICASTERIUM PRO LAICIS, FAMILIA ET VITA, Prot. N. 2018/225 del 07/03/2018 Posizione: II/20,
(https://www.charis.international/it/documenti).

2 DICASTERIUM PRO LAICIS, FAMILIA ET VITA, Prot. N. 2018/949 -II/20, From the Vatican, December 8th 2018, Solemnity of the Immaculate Conception.

3 KEVIN CARDINAL FARRELL, Brief Message on the Occasion of the Canonical Erection of the Catholic Charismatic Renewal International Service December, 17, 2018 Given atthe Offices of The Dicastery far the Laity, Family and Life.

4 PAPA FRANCESCO, Discorso ai partecipanti alla Conferenza Internazionale dei leader del RCC, Roma, 8 giugno 2019.

5 PAPA FRANCESCO, Panama, 27 gennaio 2019.

6 IDEM.

7 PAPA FRANCESCO, Veglia di Pentecoste e Preghiera ecumenica in occasione del Giubileo d’oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Circo Massimo, Roma, 3 giugno 2017.

8 https://www.tempi.it/papa-francesco-oggi-oggi-ci-sono-piu-martiri-cristiani-che-nei-primi-tempi-della-chiesa/

9 Tb 4,7.

10 PAPA FRANCESCO, Evangelii Gaudium, 24 novembre 2013, 197-198.

11 BENEDETTO XVI, Caritas in Veritate, 29 giugno 2009, 53.

12 JEAN-LUC MOENS, CHARIS: lavori in corso, in Speciale CHARIS p. 1, marzo-aprile 2019.

13 Dicastero 31.10.2018 (http://www.laityfamilylife.va/content/laityfamilylife/it/news/2018/comunicato-su-charis.html).

14 KEVIN CARDINAL FARRELL, idem.

15 ALEXANDRE AWI MELLO, idem.

16 MIGUEL DELGADO, Delegato del prefetto ha dichiarato in una intervista rilasciata a Rome Reports a proposito di Charis, il nuovo servizio internazionale per il Rinnovamento Carismatico Cattolico (14 dicembre 2018): https://www.romereports.com/en/2018/11/30/pope-francis-unites (consultabile al 28/12/2018).

17 Intervista a don Miguel Delgado, delegato per i movimenti e le associazioni del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Vatican News del 5.11.2018, https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2018-11/charis-nuovo-organismo-sostegno-rinnovamento-carismatico.html consultabile al 27.11.2019.

18 ALEXANDRE AWI MELLO, intervista per Vatican News, maggio 2019, consultabile al 27.11.2019.

19 https://www.charis.international/en/home