Anno 2002 - Numero 4 (dicembre)
Con la lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae"
Giovanni Paolo II ha aperto ufficialmente l'anno del Rosario
(ottobre 2002 - ottobre 2003). Egli indica a tutta la Chiesa che
questa "preghiera orientata per sua natura alla pace"
è senz'altro "un tesoro da riscoprire".
Già nella lettera apostolica "Novo millennio ineunte"
il Santo Padre ci aveva esortato affinché "le nostre
comunità cristiane diventino autentiche scuole di
preghiera" in virtù del fatto che oggi "c'è bisogno
di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'arte della
preghiera".
In questo anno vogliamo imparare a contemplare Cristo con Maria e
rispondere all'invito del Papa a "riprendere con fiducia tra
le mani la corona del Rosario" "catena benedetta che ci
rannoda a Dio".
Ne scaturisce una grande speranza per il futuro delle nostre
famiglie, infatti, sempre secondo le parole del Pontefice
"la famiglia che prega unita, resta unita". Possiamo
senz'altro estendere questa affermazione alla comunità, famiglia
di famiglie, proclamando che la comunità che prega unita, resta
unita.
TORONTO:
UN'ESPERIENZA INDIMENTICABILE
(18-28 LUGLIO 2002)
A pochi mesi dalla straordinaria esperienza nel continente
americano sentiamo, ancora vivo dentro di noi, il desiderio di
ritornare con il ricordo a Toronto dove la XIX Giornata Mondiale
della Gioventù ha visto confluire da ogni parte del mondo
centinaia di migliaia di giovani. Tra quest'ultimi c'eravamo
anche noi, insieme a 150 giovani del Rinnovamento giunti da
tutt'Italia per condividere un momento di crescita, una grande
occasione di dialogo e di conversione. Il tutto è iniziato ad
Ottawa, città nella quale il RnS aveva organizzato un incontro
preparatorio alla G.M.G. In quei giorni abbiamo vissuto momenti
di preghiera e di adorazione davanti a Gesù Eucaristia guidati
da animatori, tra questi un ricordo speciale va a Daniel Ange.
Dopo questa significativa esperienza, siamo partiti alla volta di
Toronto pronti a partecipare alla XIX G.M.G. Il tema era
"Voi siete sale della terra...voi siete luce del
mondo". Ciò significava essere chiamati a dar sapore alla
propria vita con il sale del vangelo ed essere testimoni radiosi
della luce della fede.
Foto di gruppo dei giovani presenti alla
XIX Giornata Mondiale della Gioventù a Toronto (Canada)
Sulle rive dell'Ontario e precisamente ad "Exibition
Place" abbiamo ricevuto il primo saluto del Santo Padre il
quale ci ha proposto lo splendido e impegnativo "proclama
delle beatitudini" come risposta all'attesa di gioia e di
speranza che pulsava nei nostri cuori, come una moltitudine in
festa abbiamo circondato il Papa cantando la gioia di credere,
rendendo visibile "il popolo delle beatitudini" e
allora le "scarpinate" sotto la pioggia, la coda per i
pasti, le difficoltà della sistemazione sono apparse ai nostri
occhi come un piccolo dono da offrire al Signore.
L'attesa che l'umanità va coltivando è quella di una nuova
civiltà all'insegna della libertà e della pace ed è proprio
per questo che il nostro grande Papa Giovanni Paolo II ha
concluso la veglia del sabato: "Lasciate che vi confidi la
mia speranza: i costruttori di una nuova generazione dovete
essere voi! Voi siete gli uomini e le donne di domani..."
Al termine della messa del giorno successivo, sotto lo scroscio
della pioggia, siamo rimasti immobili e raccolti per attendere
che il Papa annunciasse la città in cui avrà luogo, nel 2005,
la prossima G.M.G.: Colonia in Germania.
XIX G.M.G. - I giovani davanti alle
cascate del Niagara
La G.M.G. ha significato per noi prendere ogni giorno lo zaino
e lo stuoino della propria vita e incamminarsi verso quelle mete
quotidiane che attendono da noi una presenza, una risposta, una
scelta.
Non dimenticheremo mai quei momenti di grazia in cui lo Spirito
Santo ha soffiato davvero con potenza. La G.M.G. è per noi una
perla preziosa che una volta ricevuta deve essere ridonata,
proprio per far sì che non perda il suo straordinario valore.
ESALTAZIONE DELLA
SANTA CROCE
(14 settembre 2002)
Come consuetudine, anche quest'anno la nostra comunità ha voluto, nella festa della Esaltazione della S. Croce, ricordare questo momento con una intensa preghiera di adorazione della croce del Signore.
|
Questa festa che troviamo celebrata in Occidente dal
VII secolo è invece considerata in Oriente una grande
solennità paragonabile addirittura a quella della
Pasqua. La Chiesa vuole celebrare in questo giorno il trionfo della Croce, come strumento e segno della nostra salvezza. Il vescovo Sant'Andrea di Creta nei suoi Discorsi ci ricordava: "Noi celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce....insieme al Crocifisso, veniamo innalzati e sublimati anche noi: Infatti ci distacchiamo dalla terra del peccato e saliamo verso le altezze".Quest'anno abbiamo inoltre festeggiato una ricorrenza particolare: il 50° anniversario di matrimonio di Nino e Franca. Era il 14 settembre 1952 quando questi nostri cari fratelli si sono uniti in matrimonio ai piedi dell'altare. Il Signore ha benedetto questa famiglia con la presenza di tre figli. Nino e Franca hanno ricevuto la benedizione da parte del parroco ed assistente spirituale della comunità, Don Francesco, proprio ai piedi della croce, che per l'occasione era stata adornata ed innalzata. Vogliamo concludere con le bellissime parole tratte dall'ufficio delle letture: "Salve, croce, consacrata dal corpo di Cristo; le sue membra su di te risplendono come gemme; per mezzo tuo il mondo è redento con il sangue di Cristo". |
La croce quel giorno risplendeva veramente, oltre al corpo bianchissimo di Cristo, di tante gemme colorate, i fiori, che avevamo posto a corona per far festa al nostro Re dei Re morto per amore ma vivo più che mai in mezzo al suo popolo in festa.
Un momento della celebrazione del 50°
anniversario del matrimonio di Nino e Franca
EUROPA,
PRENDI IL LARGO
(24-29 settembre 2002)
Questo è stato il tema della Conferenza
organizzata dall'ICCRS (Servizio Internazionale per il
Rinnovamento Carismatico Cattolico) a Czestochowa, in Polonia,
dal 24 al 29 settembre.
Più precisamente l'incontro si è svolto a Jasna Gora, nell
Santuario della Madonna Nera. Entusiasti di tali premesse ci
siamo iscritti in quattro, certi che il Signore ci avrebbe fatto
vivere qualcosa di grande; come sempre, le cose che Egli aveva
però pensato per noi, erano ben al di là della nostra
immaginazione.
I fratelli della Comunità al santuario di
Jasna Gora a Czestochowa (Polonia)
Dopo il viaggio in aereo per Cracovia, durante il quale abbiamo incontrato altri fratelli e sorelle italiani che stavano recandosi come noi alla conferenza, siamo stati accompagnati con dei pullman a Czestochowa, e lì è cominciata la nostra esperienza di profonda comunione con tutti i fratelli europei lì convenuti. I primi che hanno lasciato un ricordo incancellabile nel nostro cuore sono stati i "padroni di casa", cioè i polacchi. Pur rimanendo sempre nell'umiltà, essi hanno organizzato la conferenza in maniera eccellente, curandola nei minimi particolari. La loro fede è talmente grande da aver suscitato in noi non solo ammirazione ma anche un grande desiderio di assomigliargli. Con la loro accoglienza ed il loro sorriso hanno fatto subito sentire a proprio agio tutti i partecipanti, permettendo allo Spirito Santo di agire in piena libertà. Insieme a loro, tutti gli altri fratelli della Germania, dell'Olanda, di Malta, della Svizzera, della Francia, ecc., sono stati per noi una ricchezza di esperienza e testimonianza.
Le giornate erano molto intense: ci si
trovava insieme la mattina, il pomeriggio e dopo cena.
Ogni giorno, nella mattinata veniva proposto un tema,
solitamente trattato da uno o più relatori, e ci si
divideva poi nel pomeriggio, in gruppi di lavoro per
approfondire gli argomenti e fare partecipi gli altri
delle meraviglie che il Signore stava compiendo nei
rispettivi Paesi. Questa conferenza era stata ideata per
riunire i delegati dei gruppi e delle comunità sparsi
sul territorio europeo, per pregare insieme e ascoltare
quello che il Signore ci chiamava a fare come membri del
Rinnovamento, all'alba del terzo millennio. La base di
confronto era l'Enciclica "Novo Millennio
Ineunte" insieme ad altri documenti del Magistero. Tra i relatori che maggiormente hanno infiammato le nostre assemblee ci sono stati mons. Joe Grech (profondo e simpaticissimo vescovo di Melbourne), Matteo Calisi (che ci ha parlato del ruolo fondamentale del Rinnovamento nel dialogo tra cristiani), Leo Andringa (esponente del Movimento dei Focolari che ha spiegato l'economia di comunione), Nikol Baldacchino (membro del consiglio dell'ICCRS che ha indicato nella preghiera e nell'evangelizzazione i punti chiave per mantenere vivo il fuoco di Pentecoste). Un momento molto forte è stata la visita di venerdì 27 al campo di concentramento di Auschwitz e al Santuario della Divina Misericordia di Suor Faustina Kowalska. |
|
Nel campo di concentramento, al mattino ci ha accolto una pioggia battente che scendeva silenziosa e cupa quasi come un pianto soffocato, sembrava che lo stesso cielo si fosse sciolto in lacrime davanti a tanta atrocità e sofferenza, lì abbiamo capito dove può arrivare l'uomo quando è accecato dal peccato.Per fortuna in risposta a questa grande angoscia e sofferenza nel pomeriggio abbiamo trovato rifugio nel Santuario della Divina Misericordia , è lì che il Padre ci ha radunati e messi al riparo nel cuore stesso squarciato del figlio colmandoci di divine carezze.Nel santuario si è poi tenuto un insegnamento, a cui è seguita una preghiera di guarigione interiore per i singoli e per le nazioni. Abbiamo inoltre avuto la grazia di conoscere Margherita Topolska, uno dei membri del comitato nazionale del Rinnovamento della Polonia. Margherita segue i gruppi che sono a Czestochowa; con lei ci siamo scambiati indirizzi e notizie. Abbiamo pregato e stabilito un rapporto fraterno con lei, che è in rappresentanza dei sette gruppi di Czestochowa, uno dei quali si incontra proprio a Jasna Gora, e la nostra Comunità. Un altro meraviglioso incontro è stato quello con Don Wojciech Nowacki, coordinatore nazionale della Polonia; è una persona di una cordialità e semplicità sconvolgenti, che già si è messo in contatto con noi per sapere come abbiamo vissuto questa conferenza.
Uno scorcio del campo di
concentramento di Auschwitz
Siamo partiti con una gioia profonda, velata
solo da una punta di nostalgia dovuta al distacco da tanti cari
fratelli nella fede, che sono stati per noi uno strumento docile
nelle mani di Dio per farci fare esperienza della sua
misericordia.
Ora però dobbiamo nuovamente proiettarci nel mondo, verso le
nuove sfide che Dio ci propone perché il suo regno di pace e di
giustizia venga presto! Maranà tha! Vieni Signore Gesù!
La Madonna Nera di Jasna Gora illumini i passi della nostra
piccola comunità e di tutto il Rinnovamento in questo millennio
di grazia appena iniziato!