Anno 2003 - Numeri 1/2/3 (settembre)


  1. L'EUCARISTIA EDIFICA LA COMUNITÀ
  2. PACE IN TUTTE LE TERRE - "PACEM IN TERRIS" (1° gennaio 2003)
  3. XIX CONVEGNO COMUNITARIO (3-5 gennnaio 2003)
  4. RICONOSCIMENTO DIOCESANO DELLA COMUNITÀ COME ASSOCIAZIONE PRIVATA DI FEDELI (17 gennaio 2003)
  5. OSPEDALE SANDRO PERTINI (22 marzo e 15 giugno 2003)
  6. UNA TAPPA IMPORTANTE (8 aprile 2003)
  7. XXVI CONVOCAZIONE NAZIONALE DEL RNS (24-27 aprile 2003)
  8. FORZA VENITE GENTE PRESSO L'ORATORIO PARROCCHIALE (25 maggio 2003)
  9. S. MESSA DI INTERCESSIONE PER I SOFFERENTI (14 giugno 2003)
  10. GIORNATA DELL'ALLEANZA (28 giugno 2003)

L'EUCARISTIA EDIFICA LA COMUNITÀ

Lo scorso 17 aprile, giovedì santo, Giovanni Paolo II ci ha fatto dono di una nuova lettera enciclica sull'Eucaristia dal titolo "Ecclesia de Eucaristia".
Nel capitolo secondo, al paragrafo 25 il Pontefice si sofferma sul valore del culto reso all'Eucaristia, fuori della Messa. Tale culto, che è strettamente congiunto con la celebrazione eucaristica, va incoraggiato dai Pastori, particolarmente mediante le esposizioni del Santissimo Sacramento.
"È bello intrattenersi con Lui e, chinati sul suo petto come il discepolo prediletto (cfr Gv 13,25), essere toccati dall'amore infinito del suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per l'arte della preghiera, come non sentire un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? Quante volte, miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno! "
"Una comunità cristiana che voglia essere più capace di contemplare il volto di Cristo,....... non può non sviluppare anche questo aspetto del culto eucaristico, nel quale si prolungano e si moltiplicano i frutti della comunione al corpo e al sangue del Signore."

La nostra comunità, forte dell'esortazione del S. Padre, vuole continuare a vivere questa esperienza che si protrae ininterrotta dal gennaio 1989, e dalla quale trae forza, consolazione e sostegno.
Attraverso questa pratica possiamo restituire il potere a Dio (cfr. Sal 68,35), perché "il potere appartiene a Dio" (Sal 62,12). Grazie ad essa, noi riconosciamo, semplicemente, che, senza di Lui non possiamo far nulla, neppure dire "Gesù è il Signore!" (cfr. 1 Cor 12,3).
E cominciando a "sollevare lo sguardo", a "guardare in alto", come ci esorta il profeta (cfr. Os 11,7) possiamo dire: "Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cielo e terra" (Sal 12 1, 1 ss).
Al di sopra di tutto possiamo affermare, perché ne abbiamo fatto esperienza, che l'Eucaristia, tesoro inestimabile, edifica la Chiesa, edifica la comunità.

PACE IN TUTTE LE TERRE - "PACEM IN TERRIS"
(1° gennaio 2003)

Celebrazione della Giornata Mondiale della Pace
La guerra è la "madre" di tutte le povertà e non è mai un destino inevitabile
Il 1° gennaio, Giornata Mondiale della pace, la Comunità di Sant'Egidio si è fatta promotrice di marce e momenti di preghiera in decine di città, in Europa, Africa, Asia, America. L'iniziativa è stata raccolta da molte organizzazioni cattoliche, fra cui anche alcuni membri della nostra comunità.
A Roma, circa diecimila persone hanno formato un corteo che ha raggiunto piazza S.Pietro, dove ha ascoltato le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II: "...oggi è chiesto a ciascuno di dare il proprio contributo generoso per promuovere e realizzare la pace mediante scelte generose di comprensione reciproca, di riconciliazione, di perdono, e di fattiva collaborazione con chi è nel bisogno. Sono necessari concreti "gesti di pace" nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, nell'insieme della vita civile, nei consessi nazionali e internazionali. Non bisogna soprattutto mai smettere di pregare per la pace".
Il papa ha poi concluso:"Saluto i pellegrini di lingua italiana, e in particolare i partecipanti alla marcia per la pace promossa dalla Comunità di Sant'Egidio. Il motto di questa iniziativa "Pace in tutte le terre"- sia sempre l'impegno di tutti i credenti!".


XIX CONVEGNO COMUNITARIO
La Madre dice ai servi: "
Fate quello che vi dirà" (Gv. 2,5)
(3-5 gennaio 2003)

Sull'onda della proclamazione del 2003 quale Anno del Rosario stabilito dal Papa Giovanni Paolo II - cui va sottolineata la speciale devozione alla Vergine Maria - anche quest'anno la Comunità si è data appuntamento riunendosi per il XIX Convegno Comunitario che si è tenuto nei giorni 3, 4 e 5 gennaio presso il College "Selva dei Pini" a Pomezia, un delizioso ed ampio luogo immerso nel verde.
Anche quest'anno per lo svolgimento del convegno, la comunità si è avvalsa della preziosissima collaborazione della Comunità delle Beatitudini rappresentata da Suor Gemma e da frà Massimo, veri doni del Signore per noi che ha dato loro la potenza dello Spirito Santo.

Cogliamo l'occasione per sottolineare che la Comunità delle Beatitudini è giunta al suo XXX anno dalla fondazione per la qual cosa vogliamo lodare e benedire il Signore. Essa sostenuta dall'azione potente dello Spirito Santo, ha maturato abbondanti frutti per la Chiesa intera.
Il tema di questo convegno faceva riferimento al brano evangelico delle nozze di Cana e aveva come titolo: La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà" (Gv. 2,5). Per spezzare e far vivere questa parola oltre alle catechesi tenute in maniera straordinaria da Suor Gemma, nella giornata di sabato la parola guida del convegno diveniva spunto per una celebrazione mistagogica in cui attraverso la preghiera nello spirito la comunità si apprestava a vivere il miracolo dell'acqua tramutata in vino. Anche per noi sei catini, rappresentanti le sei giare di pietra servivano a trasformare le nostre realtà povere e piene di peccato. L'acqua posta sui nostri occhi, orecchie e bocca purificava i nostri sensi donandoci occhi e orecchie nuove per vedere ed ascoltare le meraviglie che Dio compiva in mezzo al suo popolo; alla fine anche la nostra bocca si apriva in un canto nuovo di lode e adorazione a Dio che ancora una volta veniva a trasformare il nostro cuore di pietra in un nuovo cuore di carne capace di amare.

Suor Gemma più volte nelle sue catechesi ha sottolineato l'importanza straordinaria del fiat di Maria che aveva permesso all'Emmanuele di venire a dimorare in mezzo a noi e portare a compimento il progetto di salvezza di ogni uomo. Maria anche se in forma molto discreta era presente in tutti i momenti più importanti della vita del suo Gesù, durante la sua vita pubblica, sotto la croce, nonché a Pentecoste nel Cenacolo quando accoglieva nella potenza dello Spirito la Chiesa nascente.
Molto importante per noi è stata la veglia di adorazione notturna che si è protratta per tutta la notte fino alle sei del mattino. E' davanti a Gesù Eucaristia che ancora una volta abbiamo vinto la nostra battaglia contro noi stessi, il mondo, il nemico.
Con Gesù nella nostra vita il nostro cuore non dovrà mai temere perché: mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza! Grida di giubilo e vittoria nelle tende dei giusti! La mano del Signore ha fatto meraviglie.

RICONOSCIMENTO DIOCESANO DELLA COMUNITÀ COME ASSOCIAZIONE PRIVATA DI FEDELI
(17 gennaio 2003)

Con decreto del Cardinale Vicario Mons. Camillo Ruini, il 17 gennaio 2003 la Comunità N.S. di Czestochowa veniva riconosciuta ufficialmente come Associazione privata di fedeli della Diocesi di Roma. Questo avvenimento ha suscitato gioia ed emozione in tutti quei fratelli che hanno contribuito all'edificazione di questa porzione del popolo di Dio, con preghiere, sforzi e sacrifici.
La comunità, nata nel dicembre 1981, ha visto così realizzarsi un' altra tappa che segna l'inizio di un cammino più profondo e più proficuo verso la maturità cristiana.


OSPEDALE SANDRO PERTINI
(22 marzo e 15 giugno 2003)

Quando qualcuno è oggetto di grande tenerezza ed amore da parte di Dio non può restare solo ed in silenzio, deve invece partire per donare con gratuità l'amore stesso che Dio gli ha offerto.
Così il Signore che guida la storia della nostra piccola comunità ci invitava attraverso il cappellano P. Carmelo ed i volontari dell'Ospedale Sandro Pertini, ad animare sabato 22 marzo il S. Rosario e la S. Messa per i fratelli ricoverati in questo luogo di dolore.
La piccola ma accogliente cappella dell'Ospedale dedicata a S. Elia, diventava il cuore del mondo; attraverso un collegamento radiofonico tutti i 300 degenti potevano accogliere il messaggio di salvezza offerto dal S. Rosario e la S. Messa. Una forte commozione veniva a toccare i nostri cuori perché grande era la sofferenza per questi nostri fratelli malati, ma ancora di più la certezza che l'amore di Dio che veniva a visitarli avrebbe toccato i loro cuori e le loro ferite.

Gesù ancora una volta si faceva sentire vivo e presente e alla fine di questo momento ci chiedevano di ritornare anche domenica 15 giugno. Non sappiamo certo come Dio possa operare con questi poveri strumenti che siamo noi, solo una cosa ci dà il coraggio di continuare, anche l'asinello che portava Gesù a Gerusalemme entrò con lui e prese parte alla sua gioia e gloria.
Anche noi possiamo essere quell'asinello, con Gesù, nella stalla di Betlemme, con Gesù nell'ingresso a Gerusalemme! Gloria a Dio!
Un ringraziamento speciale ed una preghiera dal profondo del cuore va a tutti i malati che soffrono nel corpo e nello spirito, a tutti i volontari che lavorano ed amano senza sosta i loro fratelli, ed infine uno del tutto particolare a Padre Carmelo che ogni giorno dona la sua vita e i suoi doni perché quella piccola Cappella possa pulsare d'amore come il Cuore stesso di Gesù.

UNA TAPPA IMPORTANTE
(8 aprile 2003)

In data 4 ottobre 1999 è stata presentata al Vicariato di Roma, tramite il Postulatore P. Abate D. Simone Tonini, l'istanza, detta anche "libellum", per l'apertura del processo di beatificazione. In data 8 Febbraio 2000 la Commissione Episcopale del Lazio (CEL) ha accolto la petizione di apertura del Processo Canonico. Dopo il parere della CEL, il 7 marzo del 2000, S.Em. Card. Camillo Ruini, emetteva l'Editto, atto attraverso il quale Lorena veniva dichiarata "SERVA DI DIO", cioè una cristiana che merita essere "processata" per esaminare la sua vita, in particolare se abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico, onde proporla alla Chiesa come modello da imitare e da annoverare tra i Santi che intercedono per essa. Il processo si apriva in maniera ufficiale il 25 maggio 2001. E' stata esaminata la vita della Serva di Dio nei suoi rapporti verso Dio e verso il prossimo. Essa è stata ricostruita con serenità e veridicità attraverso la testimonianza di alcune persone che l'avevano conosciuta durante la sua breve esistenza, esse si sono spontaneamente offerte per deporre le loro conoscenze e quasi i segreti della vita di Lorena. Al Tribunale è stato presentato un elenco di 31 persone che conobbero bene Lorena e man mano che si sviluppava il processo sono state chiamate a deporre, sotto giuramento. Contestualmente due teologi esaminavano i suoi scritti per controllare che essi non contenessero errori contro la fede e la morale cristiana. Espletati questi esami, il processo Diocesano veniva chiuso in maniera solenne l'8 aprile 2003 dallo stesso Card. Ruini e tutto il materiale trasmesso alla Congregazione per le Cause dei Santi (Vaticano). In questa nuova fase e nuova sede verranno riesaminati tutti gli atti da apposite commissioni di Cardinali e Vescovi, che dovranno riconoscere, a loro volta, l'eroicità dell'esercizio delle virtù cristiane di Lorena; il Papa potrà quindi dare il suo "placet", dichiarandola "Venerabile" e, in attesa del miracolo per sua intercessione, si preparerà la Beatificazione.


XXVI CONVOCAZIONE NAZIONALE DEL RNS
(Rimini, 24-27 aprile 2003)

"Quest'anno a Rimini saremo numerosi" aveva affermato una nostra sorella di comunità durante un incontro di preghiera tenutosi qualche mese fa, ma non so quanti di noi avrebbero immaginato che in 80 avremmo preso parte alla XXVI Convocazione Nazionale dei gruppi e delle comunità del RnS. Quanto lei aveva - profeticamente - detto si è realizzato grazie a due motivi: il desiderio di incontrare il Signore e gli altri fratelli di questo nostro movimento in maniera speciale e la chiamata per la nostra Comunità a rappresentare "Forza venite gente" per i bambini e gli adolescenti, durante l'ultimo giorno del convegno. Le difficoltà non sono mancate, ma il Signore ha fatto sovrabbondare la sua grazia affinché tutto si svolgesse secondo il Suo disegno.
Siamo partiti con un pullman a due piani (cosa che non accadeva da molti anni) e da subito abbiamo vissuto la comunione fraterna e la preghiera. Anche il momento del pranzo all'autogrill è stata un'occasione per condividere quello che avevamo, nonché di stringerci attorno a Tina, cui hanno rubato il portafogli durante quella sosta. Siamo arrivati alla fiera e ci ha accolto il Santissimo Sacramento esposto durante una preghiera di guarigione guidata da padre Hermoso, mentre si svolgevano le confessioni individuali grazie a moltissimi sacerdoti presenti. La mattina del giorno successivo si sono svolte parallelamente due sessioni: una dedicata alle famiglie ed una ai giovani. Entrambe sono state caratterizzate da intensi momenti di preghiera e da testimonianze stupende di quanto Gesù ha operato nelle vite di alcuni nostri fratelli. Nel meeting dei giovani Marco ha raccontato della nostra sorella Lorena che è in cielo e di cui si sta svolgendo il processo di canonizzazione. A questo punto sono cominciate le difficoltà. Stefano è dovuto tornare a Roma per l'aggravarsi delle condizioni del suocero (che il giorno dopo tornava alla casa del Padre), accompagnato da Tonino.
Essendo partiti alcuni personaggi fondamentali, altri da Roma, dovevano raggiungerci per coprire i loro ruoli, mancava inoltre il materiale necessario per le strutture da realizzare. Ma il Signore non dormiva sulla barca; come sempre ci è venuto in aiuto e tutto si è potuto realizzare al di là di quanto avessimo potuto pensare o sperare. Un grazie particolare va alla stupenda collaborazione di cuore e di mente di alcuni nostri fratelli organizzatori della convocazione. Dai primi commenti ricevuti dagli animatori, i bambini hanno capito perfettamente il messaggio di San Francesco. La conferenza si è conclusa con una partecipata celebrazione eucaristica. Anche il ritorno in pullman è stato all'insegna della comunione e della condivisione, grazie alle molte testimonianze fatte durante il viaggio. Ora riprendiamo la nostra vita comunitaria più ricchi ma più consapevoli che tante persone attendono che gli mostriamo Gesù Cristo, perché diventi anche il loro personale Signore e Salvatore. Amen. Alleluia.

FORZA VENITE GENTE PRESSO L'ORATORIO PARROCCHIALE
(25 maggio 2003)

La comunità ha risposto con slancio all'invito del Parroco e del Comitato incaricato, di aprire la settimana di festeggiamenti in onore di N.S. di Czestochowa nell'occasione della festa patronale parrocchiale.
Così domenica 25 maggio per le ore 21 tutto era pronto per rilanciare nuovamente e con forza il messaggio di Frate Francesco. C'era una novità rispetto alle precedenti rappresentazioni: il recital musicale sulla vita di San Francesco d'Assisi si sarebbe tenuto non nel chiuso del salone parrocchiale, bensì all'aperto, nel nuovo oratorio da poco sistemato. Ciò era per noi motivo di grande gioia ma anche di trepidazione. Il tutto si sarebbe svolto in stile di evangelizzazione, aperto ai vicini ed ai lontani.

La serata era bella. Il cielo stellato aveva creato la giusta atmosfera. Sono convenute all'appuntamento circa 300 persone. L'entusiasmo era grande, suscitato dalle note allegre ed incisive dei canti che intercalavano le battute pronte, umoristiche e nello stesso tempo riflessive di Bernardone e della Cenciosa.
La gente era affacciata alle finestre e sui balconi, e coloro che passavano per caso si soffermavano ad ammirare il gioco di colori e di luci che rifletteva dal palco. L'impianto audio, molto buono, permetteva alle parole ed ai suoni di varcare i confini della chiesa.
Sì, è stata proprio una bella serata, il messaggio di Frate Francesco ha aperto degnamente la festa in onore di Colei della quale la comunità ha voluto portare il nome. E ciò non a caso. Lei patrona di Polonia, patrona della parrocchia, è anche la nostra patrona. Anzi è qualcosa di più: è nostra Madre!

Strepitoso successo!
Questo, in chiara sintesi, il giudizio della rappresentazione teatrale portata in scena domenica 25 maggio 2003 in Oratorio.
Il recital "Forza venite gente", nato nel 1982, è una commedia musicale in due tempi scritta da Mario Castellacci ed è stata interpretata mirabilmente dalla Compagnia Teatrale della nostra Parrocchia - "La comunità N. S. di Czestochowa" - Rinnovameno nello Spirito Santo - composta da attori non professionisti che ha aperto la settimana dei festeggiamenti in onore della Madonna di Czestochowa.
Nello spettacolo si affrontano e si evidenziano molti dei valori che S. Francesco, il poverello di Assisi, ci ha tramandato, tra cui ricordiamo: il Senso della Vita, l' Amore per il Prossimo, la Meraviglia della Natura e degli Animali, la Sorella Morte.
Esibizione degna dei migliori attori, sia nella scelta dei tempi, sia nell'interpretazione ; momenti di vera commozione si sono contrapposti a quelli di bonaria ironia sui problemi padri-figli.
Bellissima la figura del padre di S. Francesco: Pietro di Bernardone, interpretata da Angelo,che si alterna in piacevolissimi dialoghi con la "Cenciosa" di Assisi, una saggia popolana.
Il pubblico, accorso numerosissimo, ha seguito fino alla fine il lavoro teatrale, sottolineando con applausi i momenti più suggestivi.
Entusiasmante e coinvolgente il finale, con gli attori tra il pubblico partecipe, che ha applaudito calorosamente.

 

Paolo

 

S. MESSA DI INTERCESSIONE PER I SOFFERENTI
(14 giugno 2003)

Sabato 14 giugno si è svolta nel salone parrocchiale alla presenza di quasi duecento persone la S. Messa con preghiera di intercessione per i sofferenti presieduta dal sacerdote peruviano Padre Ronaldo La Barrera, oratore carismatico internazionale.
Ancora una volta la provvidenza di Dio ci ha aperto la strada dandoci una grande opportunità di ricevere misericordia dal Signore attingendo acqua alle fonti della salvezza.
La celebrazione eucaristica era quella della Solennità della S. Trinità. Padre Ronaldo ci ha aiutato ad entrare nel mistero stesso della Trinità che altro non è che mistero di amore. Attraverso le sue parole, intercalate di tanto in tanto dai suoi canti di alto spessore profetico, l'assemblea faceva esperienza del grande amore di Dio. I cuori che sperimentavano la consolazione del Signore e la liberazione interiore si aprivano lentamente alla lode e al ringraziamento. Al termine della celebrazione, abbiamo potuto vivere un momento di adorazione eucaristica molto intenso. Padre Ronaldo è passato con Gesù Eucaristia in mezzo all'assemblea. E' stato questo il momento culminante della serata in cui Gesù ha potuto ancora una volta operare miracoli e prodigi in mezzo al suo popolo. Diverse sono state le persone che hanno testimoniato di aver ricevuto dei benefici fisici e spirituali. Ringraziamo Padre Ronaldo per la sua disponibilità e tutti coloro che hanno contribuito per la buona riuscita di una serata davvero speciale. Gesù salva e guarisce ancora. Amen. Alleluia!

GIORNATA DELL'ALLEANZA
(28 giugno 2003)

Il 28 giugno u.s. la comunità si riuniva per celebrare l'Alleanza nel giorno che la Chiesa ha dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Quest'anno non è stato possibile sottoscriverla nel giorno stabilito e cioè nella festa della Divina Misericordia, in quanto la comunità era presente a Rimini per la Convocazione Nazionale del RnS.

Per il nono anno consecutivo si è ripetuto sull'altare e nelle mani del celebrante, l'assistente ecclesiastico Don Francesco Zambon, il rito dell'impegno di Alleanza. Sono trenta i fratelli che andranno a costituire la cosiddetta comunità di servizio, un cenacolo di crescita che ha il fine di servire sempre meglio Dio e i fratelli. A questo riguardo agli impegni personali, descritti nel "patto" di alleanza si vanno ad aggiungere quelli comunitari tra cui emergono: il cammino di crescita (basato sulla formazione, la condivisione fraterna e la revisione di vita), l'adorazione eucaristica e l'intercessione serale mediante l'ufficio liturgico della compieta.

La Chiesa conosce varie forme di comunità. Esse si contraddistinguono per la specificità dei carismi, derivanti dalla propria vocazione. Tale diversità viene accolta come una sorta di ricchezza nella vita della Chiesa. Le comunità di alleanza fanno parte delle nuove realtà nate sulla scia del Concilio Vaticano II e vanno tracciando nella Chiesa uno dei tanti cammini che conducono al Signore. Esse vivono una propria spiritualità che vuole essere un "segno" in questo mondo che è alla continua ricerca di Dio. Questo segno è una piccola luce, riflesso della grande Luce di Colui che illumina le genti ed è la gloria del suo popolo.
Coraggio piccolo gregge della comunità N.S. di Czestochowa, il Signore cammina davanti a te e ti sostiene con il suo braccio santo. Amen. Alleluia!